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Certe notti

Certe notti sei solo più allegro, più ingordo, più ingenuo e coglione che puoi 

quelle notti son proprio quel vizio che non voglio smettere, smettere, mai. 

Aveva ragione il Liga, ci sono quelle notti che torni a casa con la faccia e il sorriso da ebete perché sei stato con i tuoi amici e avete riso e vi siete divertiti come mai prima d’ora o forse come sempre. Quelle notti che ti fanno essere felice e contento con il mondo, che stacchi la spina e pensi solo a goderti la vita. In quelle notti per me c’è nascosto il senso della vita, se perdi anche quel vizio ti ritrovi in una bara, anche se cammini ancora. L’unico problema di certe notti è che finiscono troppo presto.

Spesso l’idiota è più intelligente degli altri

Alla fine ho ceduto e mi sono preso l’e-reader, non per questo abbandonerò i libri di carta, ma intanto mi sbizzarisco un po’ con questo giochino… E così ho iniziato a scaricare i grandi classici che mi sono piaciuti e che sono a basso costo. Ho ritrovato così un estratto del libro di Fedor Dostoevskij “L’idiota” che voglio riproporre a voi lettori in cambio del mio pensiero della buonanotte. Quella che descrive lo scrittore russo è una sensazione che probabilmente molte volte abbiamo provato tutti. Ecco il breve estratto:

«Forse anche qui mi considereranno un ragazzino, e sia. C’è anche chi mi crede un idiota, non ho mai scoperto perché. In verità sono stato talmente malato da non essere molto diverso da un idiota; ma com’è possibile che sia idiota anche adesso quando io per primo mi accorgo che la gente mi considera tale? Io entro e penso: “Mi credono idiota, ma io sono intelligente, e loro non lo sospettano nemmeno”.»

L’America è sempre più avanti di noi, anche nella vergogna

“Oggi è una giornata vergognosa per Washington”. Queste le parole di Barack Obama dopo la sconfitta politica contro la lobby delle armi. Il senato Usa infatti ha fatto saltare l’accordo per introdurre dei controlli “di background” al momento delle vendite, non un divieto né una restrizione generale, solo il dovere per l’armaiolo di consultare la banca dati federale sui precedenti penali o di malattia mentale dell’acquirente. Insomma era un piccolo passo alla lotta alle armi, ma è stato fermato anche questo. Intanto alcune lettere assassine, contenenti veleno, sono state inviate a Obama e ad alcuni senatori favorevoli ai controlli sulle armi e anche l’attentato di Boston potrebbe essere un segnale al presidente di non tirare troppo la corda. Se oggi è stata la giornata della vergogna a Washington, non preoccupatevi che domani sarà la giornata della vergogna a Roma, dove verrà eletto un presidente (Marini) non voluto dal popolo, ma utile ai soliti inciuci tra politicanti. Marini sembra essere l’antipasto al governissimo tra il giaguaro Berlusconi e l’amico del giaguaro Bersani che useranno la scusa della responsabilità per fare ancora i comodi loro. Intanto il Pd sta implodendo a causa di continue scelte inspiegabili e autolesioniste. Quando guardo il Pd mi sembra un po’ di rivedere il reality “La Talpa” dove c’era il buon Predolin che faceva di tutto per far fallire le prove dei suoi compagni e aumentare il suo bottino. Tuttavia Predolin ogni tanto vinceva la prova per non far dubitare i suoi compagni di lui, al Pd non si sprecano nemmeno di fingere un po’.

Contro la discriminazione mediatica

Buonanotte! Purtroppo anche oggi mi tocca parlare di una disgrazia e così dopo la notizia della bomba di ieri, oggi voglio trattare il terremoto in Iran con lo stesso rispetto che si riserva ai cittadini americani. Sul terremoto in sé non c’è molto da dire oltre che sono terribilmente dispiaciuto che i cittadini dell’Iran debbano patire questa catastrofe naturale. Da quando c’è stato il terremoto in Emilia so un po’ meglio cosa si prova e vi posso assicurare che non è bella quella totale impotenza dinanzi alla forza della natura. Tuttavia quello che più mi preme discutere è come i giornali decidono la loro agenda (setting) nel presentare le notizie. L’informazione dovrebbe essere libera, paritaria e senza discriminazioni, ma i media invece ci sottolineano ogni giorno come sia più importante parlare di tre morti negli Stati Uniti che cento in Iran, perché in fondo dell’Iran non gliene importa a nessuno. Sono troppo poveri, non meritano tanta attenzione e così si fa un titolo in quinta pagina il primo giorno, poi in decima il secondo e poi fuori dall’agenda. Visto che già quando veniamo al mondo non nasciamo tutti uguali, mi piacerebbe solamente che si parlasse almeno di tutto il mondo in egual misura e dando la stessa importanza a tutti gli esseri umani, che sono uguali a prescindere dal loro paese di nascita e dal loro status sociale.

L’attentato di Boston

Buonanotte lettori! Devo dire che andare a letto con le immagini dell’attentato a Boston negli occhi certamente non coadiuverà il sonno. Vedere gente che in un giorno di festa perde la vita o rimane ferita senza alcun senso per un qualcosa di cui non hanno la minima colpa è veramente crudele. “Sicuramente riusciremo a trovare chi l’ha fatto e perché l’ha fatto”. Sono parole di Barack Obama dopo le bombe esplose alla maratona di Boston. Sono sicuro che un colpevole verrà trovato nei prossimi tre giorni e probabilmente sarà ricondotto a un qualcosa di più grande, probabilmente un’organizzazione terroristica. Spero solo che questo attentato non sia la leva per cominciare un’altra guerra, usare un po’ di armi, far girare un po’ l’economia e uccidere tante persone innocenti (da una parte e dall’altra), come è successo in Afghanistan. Alla fine quelli che ci rimettono sempre sono le persone comuni, usate come pedine in una partita a scacchi tra i pochi potenti del mondo.

Intanto è apparsa una foto con un uomo che tranquillamente passeggia sui tetti (in alto a sinistra nella foto) nel momento dell’esplosione degli ordigni. Una strana coincidenza…

Buonanotte ai miei lettori

Buonanotte! “Pensino ora i miei venticinque lettori che impressione dovesse fare sull’animo del poveretto, quello che s’è raccontato”. Se perfino il Manzoni nel primo capitolo de “I Promessi Sposi” aveva parlato direttamente ai suoi lettori, mi sembra doveroso dedicare almeno questa buonanotte e questo post, che è il numero cinquanta del mio blog, a tutti i miei lettori. Perché si è vero che noi scrittori lo facciamo molto per piacere personale, ma in fondo siamo degli esseri vanitosi e i complimenti e le critiche dei lettori ci servono, sono il nostro pane quotidiano. Uno scrittore senza i propri lettori non è nulla e quindi ringrazio tutti quelli che spendono cinque minuti del loro tempo per leggere e commentare quello che scrivo. Inoltre grazie al blog e alla pagina facebook ho scoperto che ci sono tante persone come me che amano scrivere, leggere e condividere i pensieri quotidiani; quindi grazie come scrittore e anche come uomo per farmi sentire in buona compagnia. Un abbraccio a tutti.