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Valore

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello
che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,
provare gratitudine senza ricordare di che.
Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord,
qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.

Erri De Luca

“Se” di Kipling

Se

Se saprai conservare la testa, quando intorno a te
tutti perderanno la loro e te ne faranno una colpa;
se crederai in te stesso quando tutti dubiteranno,
ma saprai capire il loro dubbio;
se saprai aspettare senza stancarti nell’attesa,
ed essere calunniato senza calunniare;
o essere odiato senza dare tu sfogo all’odio,
e non apparir troppo bello, né dire cose troppo sagge;

se saprai sognare senza fare del sogno il tuo padrone;
se saprai pensare senza fare del pensiero il tuo fine;
se saprai incontrare il trionfo ed il disastro
e trattare questi due impostori nello stesso modo;
se saprai sopportare di sentire le tue parole giuste
falsate da furfanti per ingannare gli sciocchi;
o vedere le cose per cui hai dato la vita spezzate,
e curvarti e ricostruirle con logori utensili;

se saprai fare un mucchio di tutte le tue vincite
e rischiarle in un giro di testa e croce;
e perdere e ricominciare da capo
senza fiatare sulle tue perdite;
se saprai forzare il tuo cuore, i nervi e i tendini
per assecondare il tuo valore, anche quando essi sono consumati;
e così resistere, quando non c’è più niente in te,
tranne che la volontà che dice loro: “tenete duro!”;

se saprai parlare alle folle e mantenerti virtuoso,
passeggiare con i re e non perdere la semplicità;
se né i nemici, né gli amici potranno offenderti,
se tutti conteranno, ma nessuno troppo;
se saprai riempire il minuto inesorabile,
dando valore ad ognuno di quei sessanta secondi;
tuo sarà il mondo e tutto ciò che esso contiene,
e, ciò che più conta, tu sarai un Uomo, figlio mio.

Rudyard Kipling

Ho sceso, dandoti il braccio

Ho sceso, dandoti il braccio

Ho sceso, dandoti il braccio,
almeno un milione di scale
E ora che non ci sei è il vuoto
ad ogni gradino.
Anche così è stato breve
il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora,
né più mi occorrono
Le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale
dandoti il braccio
Non già perché con quattr’occhi
forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo
che di noi due
Le sole vere pupille,
sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

Eugenio Montale

Il più bello dei mari

Il più bello dei mari

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l’ho ancora detto.

Nazim Hikmet

Le farfalle di Pablo Neruda

Le farfalle
Le farfalle
ballano
velocemente
un ballo
rosso
nero
arancione
 
verde
azzurro
bianco
granata
giallo
violetto
 
nell’aria
nei fiori
nel nulla
sempre volanti
consecutive
e remote.

Pablo Neruda

I poeti lavorano di notte

I poeti lavorano di notte

I poeti lavorano di notte

quando il tempo non urge su di loro,         

quando tace il rumore della folla

e termina il linciaggio delle ore.

 

I poeti lavorano nel buio

come falchi notturni od usignoli

dal dolcissimo canto

e temono di offendere Iddio.

 

Ma i poeti, nel loro silenzio

fanno ben più rumore

di una dorata cupola di stelle.

Alda Merini

Aprile di Anna Frank

 

Aprile

“Prova anche tu,

una volta che ti senti solo

o infelice o triste,

a guardare fuori dalla soffitta

quando il tempo e’ cosi’ bello.

Non le case o i tetti, ma il cielo.

Finché potrai guardare

il cielo senza timori,

sarai sicuro 

di essere puro dentro

e tornerai 

ad essere Felice.”

Anna Frank

Ogni giorno è la festa della donna

Buonanotte! Questa notte voglio regalare il mio saluto a tutte le donne. Si anche se non è l’otto marzo, ma la notte dell’undici aprile penso che se lo meritino lo stesso… Io amo le donne, uno dei più grandi misteri della terra, affascinanti, sorprendenti, infinite. Se esistesse un mondo senza donne chiederei la condanna a morte immediata. E a proposito di condanne e di donne volevo commentare con voi la sentenza per lo stupratore seriale di Milano, un egiziano di 29 anni che ha stuprato 22 donne e malgrado la richiesta dell’accusa di una condanna di 122 anni, ne ha presi 20 (il massimo in Italia col rito abbreviato). Si è parlato di sentenza esemplare e si è detto che la giustizia italiana ha dato un messaggio forte, io personalmente invece penso che sarebbe giusto l’ergastolo per una persona così. Ha rovinato la vita di 22 donne che probabilmente resteranno segnate a vita da questa cosa e lui a 49 anni o probabilmente anche prima sarà  un uomo libero e magari tornerà a farlo o comunque non penso che resterà molto segnato dai sensi di colpa visto che è un crimine che ha commesso 22 volte. Praticamente in media non resterà in carcere nemmeno un anno per ogni sua vittima e per noi questa è una sentenza esemplare… E’ vero che ce ne sono state molte peggiori e che ci sono molti colpevoli che nemmeno sono in carcere però anche questa condanna non mi soddisfa a pieno. Un’altra storia che mi lascia basito sempre sulla violenza nei confronti delle donne e che però questa volta, per fortuna, non riguarda il nostro paese è quella di Oscar Pistorius, che dopo aver sparato alla sua ragazza, ha pagato e adesso è fuori dal carcere a fare le sue corsette di allenamento. Della serie la legge è uguale per tutti… Mia madre mi ha sempre insegnato che le donne non si toccano nemmeno con un fiore e penso sia uno dei principi fondamentali della vita e chi lo infrange non è un vero uomo, ma una nullità.

Veleggio come un’ombra

Veleggio come un’ombra

Veleggio come un’ombra
nel sonno del giorno
e senza sapere
mi riconosco come tanti
schierata su un altare
per essere mangiata da chissà chi.
Io penso che l’inferno
sia illuminato di queste stesse
strane lampadine.
Vogliono cibarsi della mia pena
perché la loro forse
non s’addormenta mai.

Alda Merini

Il cuore che ride

Il cuore che ride
La tua vita è la tua vita.
Non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina dell’arrendevolezza.
Stai in guardia.
Ci sono delle uscite.
Da qualche parte c’è luce.
Forse non sarà una gran luce ma la vince sulle tenebre.
Stai in guardia.
Gli dei ti offriranno delle occasioni.
Riconoscile, afferrale.
Non puoi sconfiggere la morte ma puoi sconfiggere la morte in vita, qualche volta.
E più impari a farlo di frequente, più luce ci sarà.
La tua vita è la tua vita.
Sappilo finché ce l’hai.
Tu sei meraviglioso gli dei aspettano di compiacersi in te.
Charles Bukowski