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Le farfalle di Pablo Neruda

Pablo Neruda
Buonanotte ai miei lettori
Buonanotte! “Pensino ora i miei venticinque lettori che impressione dovesse fare sull’animo del poveretto, quello che s’è raccontato”. Se perfino il Manzoni nel primo capitolo de “I Promessi Sposi” aveva parlato direttamente ai suoi lettori, mi sembra doveroso dedicare almeno questa buonanotte e questo post, che è il numero cinquanta del mio blog, a tutti i miei lettori. Perché si è vero che noi scrittori lo facciamo molto per piacere personale, ma in fondo siamo degli esseri vanitosi e i complimenti e le critiche dei lettori ci servono, sono il nostro pane quotidiano. Uno scrittore senza i propri lettori non è nulla e quindi ringrazio tutti quelli che spendono cinque minuti del loro tempo per leggere e commentare quello che scrivo. Inoltre grazie al blog e alla pagina facebook ho scoperto che ci sono tante persone come me che amano scrivere, leggere e condividere i pensieri quotidiani; quindi grazie come scrittore e anche come uomo per farmi sentire in buona compagnia. Un abbraccio a tutti.
I poeti lavorano di notte
I poeti lavorano di notte
I poeti lavorano di notte
quando il tempo non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.
I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.
Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.
Alda Merini
Aprile di Anna Frank
Aprile
“Prova anche tu,
una volta che ti senti solo
o infelice o triste,
a guardare fuori dalla soffitta
quando il tempo e’ cosi’ bello.
Non le case o i tetti, ma il cielo.
Finché potrai guardare
il cielo senza timori,
sarai sicuro
di essere puro dentro
e tornerai
ad essere Felice.”
Anna Frank
Veleggio come un’ombra
Veleggio come un’ombra
Veleggio come un’ombra
nel sonno del giorno
e senza sapere
mi riconosco come tanti
schierata su un altare
per essere mangiata da chissà chi.
Io penso che l’inferno
sia illuminato di queste stesse
strane lampadine.
Vogliono cibarsi della mia pena
perché la loro forse
non s’addormenta mai.
Alda Merini
Il cuore che ride

Non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina dell’arrendevolezza.
Stai in guardia.
Ci sono delle uscite.
Da qualche parte c’è luce.
Forse non sarà una gran luce ma la vince sulle tenebre.
Stai in guardia.
Gli dei ti offriranno delle occasioni.
Riconoscile, afferrale.
Non puoi sconfiggere la morte ma puoi sconfiggere la morte in vita, qualche volta.
E più impari a farlo di frequente, più luce ci sarà.
La tua vita è la tua vita.
Sappilo finché ce l’hai.
Tu sei meraviglioso gli dei aspettano di compiacersi in te.