La mala ora
“Il tempo passa senza far rumore”.
“Prima che arrivaste voi questo era un paese di merda come tutti, ora è il peggiore di tutti”
“La mala ora” è un breve romanzo di Gabriel Garcia Marquez, ambientato in un piccolo paese della Colombia vicino a Macondo, la città dove si svolge il più famoso “Cent’anni di solitudine”. La vita di questo paese viene stravolta dall’apparizione delle pasquinate, piccoli foglietti che vengono appesi nella notte alle case e che svelano i segreti degli abitanti del piccolo paese. Segreti che tutti già conoscono, ma il fatto che questi vengano resi pubblici fa sfociare tutta la vicenda in un tourbillon di violenza e in una grave crisi politica che sconvolgerà il paese.
Voto: 8+
Giudizio personale: Nel libro sono numerosi i rimandi al più famoso “Cent’anni di solitudine” e la descrizione dei luoghi è sorprendentemente precisa come quella del più celebre romanzo. Personalmente sono arrivato a preferire “La mala ora” a “Cent’anni di solitudine”, per via della trama che ho trovato più avvincente e interessante. Marquez usando l’espediente delle pasquinate è riuscito a parlare di politica e ad affrontare temi delicati in un paese come la Colombia di quegli anni.
Pubblicato il ottobre 14, 2014, in Libri con tag gabriel garcia marquez, libri, mala ora, recensione. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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