Ricordo di una notte di mezza estate
Aliti di vento
sfiorano il frumento,
gelsomini rossi inebriano,
cicale sognanti incantano,
la luna si specchia sul tuo petto
e le nostre labbra scrivono poesie.
Sbircio le tue espressioni,
mentre i capelli
ti bagnano la schiena
come una cascata in primavera.
Sbatto le palpebre
e il campo è ricoperto di rugiada,
avvolto nella nebbia.
Il grano è stato tagliato,
le cicale han smesso di cantare
e tu, risplendi solo nei miei ricordi.
Pubblicato il marzo 28, 2013 su Io scrittore, Poesia. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.
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