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AUSTRIA – OTTOBRE 2013 PARTE 2
Dopo aver salutato lo staff dell’hotel e tutte le mucche del paese, sono ripartito alla volta di Salisburgo. Prima di recarmi in hotel ho deciso però di fermarmi a visitare il castello di Hellbrunn, che fu edificato nella prima metà del Seicento, per volere dell’arcivescovo di Salisburgo, Marcus Sittikus. Quest’ultimo aveva origini italiane e ciò è ben chiaro dagli scherzi da burlone, che ha disseminato nel suo castello. Nel grande parco attorno al castello sono disseminate numerose fontane, ancora funzionanti, che l’arcivescovo fece posizionare con l’intento di fare arguti scherzi agli ospiti della sua residenza e che ancora oggi sono utilizzate per sorprendere e divertire i numerosi visitatori. La più famosa è quella del tavolo delle cerimonie dove Sittikus aveva fatto progettare getti d’acqua che bagnavano tutti i convitati, mentre il capotavola rimaneva asciutto.
Dopo la visita al castello, sono andato a fare check in all’hotel che si trovava sul lago Wallersee. L’accesso al lago non era il massimo, anche vista la stagione (probabilmente deve essere meglio in primavera), ma comunque ho fatto qualche foto e poi sono andato a visitare la città di Salisburgo.
La sera avevo prenotato una cena al famoso ristorante St. Peter, in pieno centro, ristorante che si forgia del titolo di ristorante più antico d’Europa. Peccato che in seguito ho scoperto non essere l’unico a vantarsi di questo. Il palazzo comunque è molto bello, antico e l’arredamento è consono alla serata del “Mozart Dinner Concert“. Praticamente tra una portata e l’altra degli attori cantavamo pezzi di opera tratti dalle musiche del grande Mozart. Gli artisti erano molto bravi, peccato che il cibo non fosse all’altezza della situazione e che avessero deciso di fare tavolate miste, così che mi sono trovato al mio fianco un giapponese che si addormentava sulle arie del Don Giovanni. Una breve passeggiata digestiva e sono tornato nel mio albergo sul lago a riposare in vista del giorno dopo, dove mi sarebbe toccato il lungo viaggio di ritorno. La mattina dell’ultimo giorno l’ho trascorsa a visitare meglio il centro di Salisburgo, comprare qualche souvenirs e a mangiare altre prelibatezze austriache. Il centro è piccolo, ma molto caratteristico, si visita facilmente in un giorno o due al massimo. Interessante è la visita alla cattedrale, costruita dai due architetti italiani Vincenzo Scamozzi e Santino Solari, sempre nel 1600; mentre per gli appassionati di Mozart sicuramente da non perdere la visita alla sua casa natale. Un paese pulito, bello e civile che ti stimola ad essere una persona migliore l’Austria; un sogno di tre giorni su un materasso ad acqua, circondato dal verde delle montagne e dai fiumi limpidi, cullato dalla musica di Mozart e ingolosito da un genuino strudel alla mela. Ma poi le luci abbaglianti dell’auto dietro mi hanno svegliato. Ero tornato in Italia, qui non c’è tempo per sognare.