Quanto è dura ripartire
Oggi mi sento un po’ come quei pirla… ehm scusate atleti chiamati “strongman” che si dilettano a fare cose da veri uomini come spostare pesi incredibili, sollevare piloni di ruote e tirare camion. Ecco si, in questo periodo mi sono messo a guardare solo in avanti e a tirare; prima di partire me la sono raccontata e ho urlato che sono io lo strongman più forte e che adesso il camion lo tiro e lo butto in mare in cinque minuti. Sono anche partito bene e il camion si è mosso, sembrava un gioco da ragazzi, ma poi ho notato che la strada era un po’ in salita. Non tanto, ma quel cazzo di camion mi ritirava indietro. Ho pensato per un attimo che ci sarei finito sotto e che in fondo poi almeno tutta quella cazzo di fatica sarebbe finita. Ma poi mi sono detto che io ero lo strongman, mica una mammoletta qualunque e così sono tornato a tirare. Mi guardavo intorno cercando una mano da tutti, ma il massimo dell’aiuto era un “dai che sei forte, che sarà mai per te un camion, sei uno strongman”. Dentro di me li ringraziavo e li maledicevo, che ne sapevano loro di tirare camion… Ma poi perché dovevo fare lo strongman e spostare il camion col collo? Non potevo salire e mettere in prima come tutti? Non voglio mollare, ma sto camion non si muove di un centimetro.
Pubblicato il Maggio 16, 2013 su Io scrittore. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.
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