L’albatros di Charles Baudelaire
L’albatros
Spesso, per divertirsi, i marinai
Prendono degli albatri, grandi uccelli di mare
che seguono, compagni indolenti di viaggio,
le navi in volo sugli abissi amari.
L’hanno appena posato sulla tolda
e già il re dell’azzurro, goffo e vergognoso,
pietosamente accanto a sé strascina
come fossero remi le ali grandi e bianche.
Com’è fiacco e sinistro il viaggaitore alato!
E comico e brutto, lui prima così bello!
Chi gli mette una pipa sotto il becco,
chi zoppicando, fa il verso allo storpio che volava!
Il poeta è come lui, principe dei nembi
Che sta con l’uragano e ride degli arcieri;
fra le grida di scherno esule in terra,
con le sue ali da gigante non riesce a camminare
Pubblicato il aprile 4, 2013, in Poesia con tag albatro, albatros, baudelaire, poesia. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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